Quando le relazioni che intessiamo ci consentono di evolvere... e quando, invece, diventano zavorra per il nostro avanzare?...
Parlare di relazioni, in special modo sentimentali, corrisponde, il più delle volte, ad entrare in un terreno esposto a innumerevoli fraintendimenti e illusioni.
Ma partiamo da un premessa fondamentale, prima di addentrarci nell'argomento: non esiste relazione al di fuori di noi che non sia il chiaro e, alle volte, spietato specchio di ciò che portiamo dentro. Specchio delle nostre convinzioni, delle nostre credenze sulla vita, sull'amore, su come la vita e l'amore dovrebbero essere o come vorremmo fossero per noi.
Partendo da questa premessa, possiamo chiarire un altro punto importante: incontriamo sempre le persone giuste per noi e utili alla nostra evoluzione, per quel preciso momento della nostra vita e della nostra crescita, che ne siamo consapevoli o meno.
Ma da dove e come si origina il filo conduttore che da origine alle nostre dinamiche relazionali?
Fin da bambini, costruiamo, all'interno della nostra famiglia, dinamiche di "sopravvivenza emotiva", per dare e ricevere quell'amore indispensabile alla nostra crescita ed evoluzione nel mondo e che, non sempre ci ritorna indietro nel modo migliore e sperato per noi.
Proprio nei teneri anni della nostra infanzia, iniziamo così, a costruire comportamenti di adattamento, funzionali allo stare in relazione senza troppo dolore. Ergiamo muri e chiusure lì dove aprirci ci farebbe troppo male, esponendoci ad una vulnerabilità che, probabilmente, non sapremmo gestire. Se il contesto nel quale siamo cresciuti non ci ha donato stabilità , accoglienza, amore incondizionato, potremmo trovarci, in età adulta, ad attaccare, fuggire, subire o manipolare quando necessario e, spesso inconsciamente, per ottenere quelle briciole d'amore, cura e attenzione, tanto desiderate, dalle persone intorno a noi.
Dimenticheremmo così una cosa fondamentale: l'amore, quello originale, autentico e sincero, che ognuno di noi desidera profondamente incontrare e condividere con l'altro, non può essere elemosinato, forzato, richiesto.
Quando allora, le nostre relazioni diventano zavorre? Quando si allontanano dalla vibrazione originale e autentica dell'amore stesso, quella potente energia creativa verso la quale ognuno di noi tende dal momento stesso della sua venuta al mondo?
Tutte le volte che cediamo il nostro potere all'altro, credendo che potrà renderci felici;
Quando alimentiamo illusioni sulla natura dell'amore, credendo che lo troveremo al di fuori di noi, in una persona, un lavoro o magari un luogo nuovo nel quale andare ad abitare, dimenticandoci che se non impariamo a rivolgere lo sguardo all'interno e a partire da noi, non arriveremo mai realmente da nessuna parte e mai saremo profondamente e autenticamente felici;
Quando deleghiamo, più o meno consapevolmente, agli altri le nostre scelte e decisioni, senza renderci conto che questo, alla lunga, creerà un'enorme distanza dal nostro sentire e potere interiore e dalla nostra natura più autentica;
Quando l'aspettativa nei confronti degli altri cresce a dismisura fino a diventare sottile pretesa, allontanandoci da confronti autentici e reali;
Ogni qual volta dimentichiamo che la fonte dell'amore è sempre presente in noi, è dentro di noi e che non è soggetta agli eventi esterni, in quanto niente di ciò che è esterno può impedirci di orientare il nostro intero essere verso questa energia pura e originaria che è l'amore stesso, alla quale possiamo attingere in qualsiasi istante;
Quando cominciamo ad intraprendere un viaggio di consapevolezza all'interno di noi, possiamo iniziare a percepire come ogni esperienza e ogni relazione che incontriamo, altro non è che una preziosa occasione evolutiva che ci avvicina, sempre un pò di più, all'essenza di ciò che siamo, che è amore stesso.
É proprio allora che smettiamo di lottare ed erigere muri difensivi, imparando l'arte dell'accoglienza, del flusso e della minore resistenza agli eventi.... e da qui in poi, ogni cosa può, finalmente, allinearsi, fino a mostrarci nuove possibilità di relAzione, che hanno il sapore di "azione condivisa", autenticità , confronti sani, arricchenti ed evolutivi, che permettono ad entrambe le parti coinvolte di fiorire.
Come puoi riconoscere che sei in una relazione evolutiva, in primo luogo con te stesso, e che stai consentendo all'amore di fluire, senza opporre resistenza ne manipolare gli eventi?
Quando inizi a metterti al timone della tua vita, consapevole che ciò che ti accade è nella tua piena responsabilità ;
Quando smetti di cercare fuori di te potenziali carnefici da accusare e a cui delegare la tua infelicità ;
Quando impari ad utilizzare tutto ciò che ti accade come una meravigliosa opportunità di crescita, anche e, specialmente, quando la vita ti mette davanti ostacoli, imprevisti e difficoltà ;
Quando il confronto con l'altro è autentico e libero dal giudizio e dalla nascosta pretesa di ottenere esclusivamente ciò che desideri e come tu lo desideri;
Quando accetti che la vita, in ogni momento, con le esperienze che ti pone di fronte, ha qualcosa da insegnarti;
Quando le relazioni che incontri, diventano uno straordinario e unico viaggio di scoperta;
Quando accogli tutte le tue emozioni, senza escluderne nessuna, consapevole che ognuna di esse ti sta indicando la direzione giusta da seguire per riallinearti alla tua anima e alla tua volontà più profonda;
Ma prima di salutarci, desidero l'asciarti delle piccole azioni pratiche che potrai utilizzare quotidianamente, come ancoraggio, tutte le volte che sentirai nelle tue relazioni il peso della zavorra più che la leggerezza del naturale flusso evolutivo che ti connette all'amore!
Tutte le mattine, al risveglio, prima di iniziare le attività della giornata, connettiti al tuo cuore, porta le mani al centro del petto e poni l'intenzione che anche questo nuovo giorno possa essere per te occasione di nuovo apprendimento e apertura all'energia dell'amore;
Se avverti tensione in un confronto, fermati e RESPIRA, decidi ancora una volta di prenderti lo spazio e il tempo di agire e non più di reagire!
Tutte le volte che ti percepisci nella pretesa verso l'altro, fai un passo indietro e ricorda che nulla di forzato potrà avvicinarti all'amore che desideri!
Coltiva l'amore per te dedicando, ogni giorno, un piccolo spazio a pratiche di centratura, con il respiro consapevole e la meditazione. Se sarai costante, i benefici che ne deriveranno saranno tangibili e immediati!
Allenati all'ascolto dell'altro e nel frattempo ascolta le sensazioni corporee che nascono dal confronto in essere. Questo tipo di allenamento ti porterà a riconoscere e a indirizzare ancor meglio le intenzioni che vuoi porre nelle tue relazioni.
Buon cammino in direzione dell'amore, dentro e fuori di te, seguendo il flusso di minore resistenza. Abbi fiducia che sarà la vita stessa a guidarti in direzione della tua felicità più autentica e libera da pesi e zavorre! Abbi fiducia!!
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"Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà ."
Khalil Gibran
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